Gioco per 3-4 persone dai 12 anni insù
Durata media: 120 minuti
casa editrice: Kosmos/Giochi Uniti/Mayfair
Regolamento in italiano o inglese a seconda dell’edizione


Chi segue i giochi da tavolo da almeno 5-10 anni, non può non aver mai sentito parlare de I Coloni di Catan, un gioco del 1995 che ha avuto un successo a livello mondiale ed è diventato a tutti gli effetti un classico.

Da questo gioco sono nate un numero impressionante di espansioni, ma anche degli “spin-offs”, vale a dire dei giochi indipendenti dall’originale, ma che utilizzano meccaniche o ambientazione comune.

Questo Battaglia Per Roma, sin dal retro della scatola, denuncia la sua derivazione, ma non si tratta semplicemente di un clone dell’originale.

Innanzitutto l’ambientazione vede i giocatori rivivere le fasi di decadenza dell’Impero Romano e la necessità di fronteggiare le invasioni barbariche. Il tabellone raffigura in modo stilizzato la parte d’Europa interessata agli avvenimenti. I territori sono suddivisi in esagoni che danno come frutto una specifica risorsa. Delle strade sulla terraferma e delle rotte sul mare regolano i movimenti dei segnalini. All’inizio ogni giocatore riceve 10 carri, 8 guerrieri e 8 cavalieri nel proprio colore.

Come ne I Coloni di Catan c’è una prima fase di risorse che si effettua lanciando i dadi. Per riceverne benefici bisogna avere almeno una figurina adiacente all’esagono che produce. In caso di un “7” coi dadi entra in gioco il Legionario che annulla la produzione e ruba risorse.

Segue una fase in cui i giocatori possono scambiare le merci in proprio possesso. Infine ha luogo la fase che più differenzia questo gioco da quello originale: il movimento delle proprie figurine con lo scopo di razziare le varie città romane in modo da migliorare le proprie possibilità produttive, fondare nuovi regni e quindi accumulare punti vittoria.

Lontano dal voler essere una simulazione storica, Battaglia per Roma, pur avendo delle regole piuttosto semplici, non ha come target i giocatori casuali, ma piuttosto coloro che amano molto la serie di Catan e che vogliono provare qualcosa di diverso e un po’ più “aggressivo”.

by Marco Lippolis